Nella mia infanzia una delle fiabe che mi ha “stregata”, nel vero senso della parola, è stata quella di Biancaneve. Come poteva il morso di una mela, un gesto così semplice e innocuo nei confronti di un così invitante frutto, avere conseguenze così trasformative?

Certo, non immaginavo che anche io nel mio cammino avrei un giorno morso una mela e che quel morso, in una modalità sicuramente più dolce e serena, avrebbe plasmato un bel pezzetto della mia vita. Ricordo il giorno in cui, come giovane etno-botanica, sono arrivata in Capriasca per incontrare gli antichi meli e i suoi frutti che sarebbero stati al centro delle mie ricerche di Master.

Conoscevo come molti la mela rossa, la verde e la gialla ed ero totalmente all’oscuro delle quasi infinita varietà di questa specie frutticola e delle sue infinite sfumature di abbondanza. Da quel giorno il melo ha scandito il mio ritmo di vita, introducendomi a un’infinità di persone con le quali ho generato numerosi progetti che hanno – a loro volta – celebrato e generato tanta bellezza e diversità. Da allora sono oltre 2.000 gli antichi meli incontrati e più di 250 le varietà di mele che ho addentato, conquistandomi con i loro variopinti colori, le loro insolite forme e i loro sorprendenti sapori.

Oggi sono oltre 15 anni che vivo al ritmo dei meli e vorrei condividere con voi un pezzetto di questa storia, accompagnandovi in un viaggio che parte dalle radici e arriva fino alla chioma, passando dall’innesto.